TERRA DEL SOLE Storia della città ideale trasformata nell’inferno in terra

terra del sole
Uno scorcio di Terra del Sole#googleimages

Terra del Sole, qualche tempo dopo l’anno 1579.

Rumore di pesanti catenacci. Robusti chiavistelli chiusi con numerose mandate. Spranghe alle porte, inferriate alle finestre. Spazi umidi e angusti in cui passare gli ultimi giorni di vita, in cui scontare atroci supplizi e indicibili torture sia fisiche che psicologiche.

Frustrate, amputazioni, supplizi corporali, crudeltà gratuite di ogni tipo inflitte dagli aguzzini ai carcerati. Detenuti che esorcizzano il terrore delle torture e della mannaia del boia inondando letteralmente di scritte e graffiti le pareti delle celle malsane in cui scontano la loro prigionia.

Questo era il mondo delle segrete del palazzo dei Commissari Granducali di Terra del Sole. Questo erano le sorti dei detenuti desunte da uno degli archivi criminali più dettagliati della storia ma anche dai segni lasciati sulle celle dai detenuti. Croci, nomi, frasi blasfeme, “tacche” tramite cui i prigionieri segnavano il passare dei giorni e lo scorrere del tempo.

Terra del Sole: un nome dal sapore quasi celestiale quello del borgo-fortezza che stiamo per visitare. Un nome che cozzava decisamente con le condizioni esecrabili in cui venivano tenuti i prigionieri in queste terre di confine del Granducato di Toscana.

Anche perché mettendo il naso fuori dal terribile mondo delle segrete si entra in uno spazio calmo e armonioso, a totale misura d’uomo. Una città in cui geometria, proporzioni e simmetria sono le padroni assolute dello spazio urbano. In cui i canoni dell’architettura rinascimentale regnano sovrani.

Ma che cos’è Terra del Sole? Chi fu a costruirla? E dove si trova precisamente questo singolare esperimento tra città ideale e controllo ossessivo della giustizia?

Come tutte le città ideali poi realmente costruite, Terra del Sole ha un preciso giorno di nascita: 8 dicembre 1564. Fu realizzata per volontà di Cosimo I de’ Medici, primo granduca di Toscana, nella regione storica nota come Romagna fiorentina. Un pezzo di Romagna che all’epoca ricadeva sotto la diretta influenza del potere di Firenze.

In quel tempo la Romagna fiorentina era territorio di confine con lo stato pontificio e questo borgo-fortezza nasceva anche per presidiare quel labile confine con i territori del papa.

Terra del Sole è stata per secoli il capoluogo amministrativo della Romagna fiorentina. Sede del commissario granducale dal 1579, anno in cui il borgo fu ufficialmente inaugurato, al 1784 – anno in cui i granduchi della famiglia Lorenza abolirono la provincia della Romagna fiorentina.

Oggi Terra del Sole ricade nella parte romagnola della regione Emilia-Romagna in provincia di Forlì-Cesena. Ed è ricompresa, a livello amministrativo, nel più ampio comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole.

Terra del Sole è praticamente intatta ed ancora oggi è possibile osservare estasiati il perfetto equilibrio del disegno rinascimentale del suo spazio urbano.

Un perimetro di mura possenti – lunghe poco più di due km e alte all’incirca 12/13 metri – con quattro bastioni ai quattro angoli abbraccia la cittadella fortificata. All’interno lungo la strada principale che collega le due porte, si collocano il cosiddetto “borgo fiorentino” verso Firenze e il “borgo romano” verso i territori della chiesa. Al centro si apre la metafisica piazza d’Armi su cui prospettano da un lato la chiesa di S. Reparata, simbolo del potere religioso, e dall’altro il palazzo dei Commissari – emblema del potere granducale.

Proprio questo palazzo, nelle cui segrete i carcerati scontavano pene atroci, oggi ospita il Museo dell’Uomo e dell’Ambiente che condensa la storia a doppia faccia di Terra del Sole: città ideale da una parte e inferno in terra dall’altra.

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